Brokerage Event SportPerTutti: risorse per la transizione sportiva

Un panel del confronto tenutosi a Bologna ha illustrato le possibilità per coniugare la transizione energetica con il settore dell’impiantistica

Il Brokerage Event del progetto SportPerTutti Uisp, che si è tenuto venerdì 16 dicembre a Bologna, è stato aperto dagli interventi istituzionali di Matteo Lepore, sindaco di Bologna; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp; Claudio Barbaro, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica; Antonella Baldino, presidente Ics-Istituto per il credito sportivo; Pierluigi Stefanini, presidente Asvis. (LEGGI L’ARTICOLO)

La giornata di confronto è proseguita poi con tre panel specifici su: “Opportunità di finanziamento per l’impiantistica sportiva”, “Transizione energetica: opportunità e soluzioni per l’impiantistica”; “La dimensione sportiva nei piani urbani di mobilità sostenibile”.

Il secondo panel è stato introdotto da Mauro Rozzi, responsabile dell’impiantistica sportiva Uisp, ed ha visto la partecipazione di Massimiliano Braghin e Giovanni Cutini, rispettivamente CEO e responsabile area sviluppo della società Infinityhub Spa Benefit, di cui entrambi sono anche soci fondatori. L’impresa si occupa infatti di progettazione e finanziamento innovativo di opere di riqualificazione di impianti in un’ottica di transizione energetica.

“Per anni la Uisp ha seguito l’ambito gestionale degli impianti sortivi, immaginando che questi contenitori fossero il luogo prediletto dove provare a costruire le politiche sportive – ha detto Rozzi introducendo gli ospiti – ora il momento è delicato, l’emergenza energetica ha messo in difficoltà proprio l’ambito dell’impiantistica sportiva. Oggi vogliamo ragionare insieme su una trasformazione in corso, energetica, ma anche più ampia”.

Massimiliano Braghin ha illustrato il business model con cui Infinityhub Spa Benefit ha realizzato la riqualificazione di diversi impianti, basata su due principi: un modello collaborativo di finanziamento dal basso (equity crowd funding) e una progettazione basata sulla sinergia delle diverse parti, secondo un’idea di circolarità, che vede, ad esempio, la partecipazione degli stessi fornitori di energia al progetto di riqualificazione energetica di un impianto. “Il nostro mercato più interessante è proprio il terzo settore, in cui la volontà di aiutarsi e creare connessioni è alla base: la maggior parte delle società del terzo settore sono cooperative, pertanto si condivide sia capitale sociale che umano – spiega Braghin – abbiamo moltiplicato dividendo, più aprivamo il capitale sociale con questa modalità e più si attivava la moltiplicazione. Creiamo alleanze, per noi è interessante tanto lo sportivo che beneficia dell’impianto quanto l’amministratore delegato della società sportiva, ed è questo che crea la relazione”.

Nell’intervento successivo, Giovanni Cutini ha portato come esempio di quanto spiegato dal collega il progetto di riqualificazione del Pala Yamamay di Busto Arsizio, il palazzetto dello sport ospitante la squadra locale di pallavolo femminile, che milita in serie A1. Il progetto ha coinvolto la società sportive assieme ai tifosi stessi e la riqualificazione ha puntato a rendere l’impianto in grado di produrre energia, secondo il modello della comunità energetica: “Si tratta di sviluppare anche processi educativi sul territorio. L’educazione sportiva si sposa perfettamente con l’educazione ambientale, e questo accade quando dai nostri impianti facciamo vedere che risparmiamo e che addirittura autoproduciamo energia senza più bruciare nulla”, ha detto Cutini. (A cura di Lorenzo Boffa)

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